In un’epoca segnata da profonde trasformazioni sociali e ambientali, il Manifesto dei Sociologi e delle Sociologhe dell’Ambiente e del Territorio si configura come un intervento critico e costruttivo in grado di leggere in maniera analitica la contemporaneità socio-territoriale. Attraverso una pluralità di approcci – teorici, empirici e interdisciplinari – questo contributo mette in luce come la questione migratoria investa trasversalmente la società italiana, ridefinendo spazi di inclusione ed esclusione e configurando nuove forme di periferizzazione.
Il Manifesto si focalizza sui temi della mobilità umana, della giustizia territoriale e delle disuguaglianze urbane, analizzando i nessi tra migrazioni, crisi ecologiche, precarietà urbana e rurale, trasformazioni sociali e politico-istituzionali. La ricca articolazione tematica – che spazia dai margini urbani ai contesti rurali, dalla crisi climatica alle questioni di genere, dalle politiche di accoglienza ai modelli insediativi fino alla
crescente stigmatizzazione del diverso e alle forme diffuse di vulnerabilità sociale – evidenzia la molteplicità di forme con cui le migrazioni si inscrivono nello spazio sociale e fisico, contribuendo a ridefinire non solo la morfologia dei luoghi, ma anche i significati della cittadinanza e della convivenza.
Il Manifesto non si limita a denunciare, ma propone strumenti analitici e orientamenti di policy, sottolineando la necessità di interfacciarsi con una realtà sempre più complessa e strutturalmente interconnessa, fornendo strumenti pratici per affrontare le sfide del presente con rigore scientifico e impegno civile.
