Un commosso saluto al prof. Gian Franco Elia

Il Prof. Gian Franco Elia nato a Grosseto il 14 agosto del 1932, si è laureato nel 1957 in Scienze Politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze. Nel 1967 è a Capo dell’Ufficio Studi della Provincia di Grosseto. Dal 1963 al 1968 insegna sociologia urbana presso l’istituto di Sociologia dell’Università internazionale degli Studi Sociali di Roma e presso la Scuola di Specializzazione della stessa università. Negli anni successivi insegna sociologia urbana presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Siena e nel 1970 inizia a insegnare sociologia urbana e rurale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Dal 1973 al 1977 è Direttore della Scuola di Servizio Sociale dell’Università di Pisa. Nel 1975 è Professore straordinario di sociologia urbana e rurale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa e nel 1978 viene chiamato come Professore ordinario nella stessa facoltà. Nel 1981 è chiamato a far parte del Consiglio Scientifico del Gruppo Nazionale di Coordinamento per gli studi su processi urbani del C.N.R. Dal 1984 al 1986 è stato Coordinatore nazionale della Sezione di Sociologia del Territorio dell’Associazione italiana di Sociologia

Dal 1983 al 1989 è stato Prorettore vicario dell’Università di Pisa. Nel 1989 è stato eletto Rettore dell’Università di Pisa per il triennio 1989-1992.

Nel 1989 è insignito dell’Ordine del Cherubino massima onorificenza della Università di Pisa.

Nel 1992 viene rieletto alla carica di Rettore incarico che lascia volontariamente nel 1993.

Nel 2008 è nominato Professore Emerito di Sociologia urbana

Le ricerche di Gian Franco Elia, tutte riconducibili a un deciso impegno nella disamina delle stratificazioni del potere e delle sue conseguenze sugli spazi e i modi del vivere e dell’abitare, si estendono dai temi dell’emarginazione ed esclusione in ambito urbano a quelli della partecipazione dei cittadini nei processi decisionali, dai localismi, colti nelle peculiarità dei campanilismi, alla intuizione degli sviluppi ultimi della città post-industriale, proiettati nella città del sapere e della scienza, affrontano a tutto tondo le forme dell’urbano esplorando le molteplici dimensioni della città: quale urbs e quale civitas, ma soprattutto quale polis, luogo di libera e attiva condivisione della vita pubblica e delle decisioni politiche.

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